San Martino e le “guastedde” dolci

“ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.”

Comincio quest’articolo citando Fiorello…ops! Carducci😝😏

San Martino è una giornata importante appunto per vari borghi italiani; per chi ha la fortuna di avere anche una piccola vigna, oggi ci sarà la verifica: con ansia e grandi aspettative, si degusterà il frutto del proprio lavoro… Il vino nuovo!

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L’accompagnamento tipico del nostro piccolo paese del centro-Sicilia, Bompesiere, sono le “guastedde” dolci, dette appunto “guastedde di San Martino”, ossia delle frittelle ricoperte di zucchero. L’impasto solitamente viene comprato nel panificio di paese, difatti la nostra pasta per le “guastedde” è stata fornita dal nostro forno: “La Spiga d’oro” di Martorana Vincenzo.

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L’impasto si presenta così:

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In ogni caso, andrà bene della pasta per pane, l’importante è che sia un po’ più morbida rispetto ad un impasto classico. Dopo la dovuta lievitazione, è il momento della frittura, in olio di semi ben caldo e pochi pezzi per volta. Una volta dorate, le guastedde vanno tirate fuori e lasciate su un foglio di carta assorbente per rimuovere l’olio in eccesso, e quando saranno tiepide potremo aggiungere abbondante zucchero semolato. Per far sì che lo zucchero si attacchi bene, si possono mettere poche guastedde per volta in una ciotola, aggiungere lo zucchero e agitare per bene come quando si sabbia la frutta secca. L’ideale è mangiarle calde!

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E perché no… accompagnarle con del vin caldo: scorze d’arancia, cannella, chiodi di garofano, zucchero e vino nuovo! Buon San Martino!🍷