Dal 6 dicembre ha preso il via il “ChocoModica” 2018, 4 giorni dedicati al famoso cioccolato di Modica, che recentemente ha acquisito la denominazione IGP (indicazione geografica protetta).

Dal 6 al 9 dicembre la meravigliosa città di Modica farà da cornice a mostre, show cooking, degustazioni, concerti e laboratori del gusto per grandi e piccini… tutto sotto il segno del cioccolato!

Ma quanti di voi conoscono la storia del cioccolato di Modica? La particolarità di questo prodotto sta nel fatto che è l’unico cioccolato non concato e prodotto a freddo, con sola pasta di cacao, ottenuta da fave di cacao tostate di ottima qualità e cristalli di zucchero.

 

La lavorazione a freddo fa si che i granelli di zucchero non si sciolgano, conferendo al cioccolato delle meravigliose sfumature marmoree.

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La cioccolata prende origine dal Messico: furono gli Aztechi a scoprire le qualità del frutto dell’albero di Theobroma cacao, uno splendido esemplare di pianta tropicale, che ha la particolarità di sviluppare i fiori direttamente sul tronco, un vero spettacolo!

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Leggenda vuole che fu Quetzalcòatl, il Dio Serpente piumato, a portare sulla Terra e a far conoscere agli Aztechi il cacao, cibo diletto degli dei.

 

Gli Aztechi preparavano una bevanda a base di fave di cacao triturate con uno strumento di pietra che fungeva da supporto, chiamato metate, spesso rappresentato in sembianze animali, nel caso della foto un uccello…

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Metate Azteco

L’impasto di cacao ottenuto veniva poi mescolato a dell’acqua calda; loro chiamavano questa dolce preparazione “xocoātl” (letteralmente bevanda amara) il nome vi dice qualcosa?😏

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La cioccolata veniva consumata come bevanda mistica e ricostituente: gli Aztechi avevano già intuito non solo il suo potere calorico, ma anche quello che la cioccolata ha sull’umore! Dai conquistadores spagnoli la ricetta è arrivata poi in Europa, ed introdotta alla fine del 1500 nella Contea di Modica, uno dei più importanti stati feudali siciliani. Inizialmente il cioccolato veniva prodotto solo per le grandi occasioni dalle famiglie nobili che potevano permettersi tale prelibatezza. Le fave di cacao venivano tostate e schiacciate con uno strumento simile al metate, composto da un mattarello di pietra detto pistone, su una conca anch’essa di pietra, la valata, leggermente riscaldata da un braciere sottostante;

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Valata e pistone

In questo modo la pasta di cacao non superava i 40° e non subiva la fase di concaggio a caldo come si usava fare nel resto d’Europa. Veniva poi aggiunto lo zucchero in granelli e degli aromi come vaniglia e cannella, anch’essi provenienti dal Nuovo Mondo. Di generazione in generazione la ricetta del cioccolato di Modica è stata tramandata, e nonostante la modernizzazione nella preparazione, l’autenticità del prodotto è stata rispettata, tanto da ottenere dei riconoscimenti come l’IGP. Il cioccolato di Modica simboleggia l’unione tra le Americhe ed il vecchio continente d’Europa. Oggi le tavolette di cioccolato sono disponibili in molteplici gusti: dalle spezie esotiche agli aromi nostrani, dagli agrumi di Sicilia al sale marino, dal peperoncino al pistacchio… e persino al Nero d’Avola! E voi, quale gusto preferite?🍫

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